6 feb 2008

Boselli for President


Oggi pensavo che, per questioni contingenti, la giornata non mi avrebbe offerto particolari occasioni di ilarità. Invece no. Devo convincermi che il nostro Paese, se ti metti nella giusta prospettiva, ti mette a disposizione una gamma ineguagliabile di risorse. La teoria è che siamo un inconsapevole palcoscenico per altre forme di vita, un Truman Show geografico che si dipana in una bolla spazio temporale che prendiamo ingenuamente come sistema di riferimento. La conferma dell'ipotesi mi è venuta guardando la foto a fianco. Questa istantanea (forse è un dipinto) raffigura al centro Enrico Boselli (1957) che non credo parente dei più illustri Franco e Dino, gemelli cestisti cresciuti nella gloriosa Billy Milano (una volta negli anni 80 ho incontrato sul metro 1 di Milano uno dei due non so chi visto che si assomigliano molto, ricordo come se fosse ora scese alla fermata Bande Nere). Poi a sinistra c'è il noto Gavino Angius (1946) una vita nel PCI, poi PDS, DS anche con cariche mica pizza e fichi come vice presidente del Senato e capogruppo dei DS (il capogruppo è tipo quello che tra gli scout si veste come gli altri ma è più alto e quindi suscita maggiore tenerezza) d'altronde in 20 anni di Parlamento è giusto fare un po' di tutto (job rotation). Gavino '46 mi ha colpito tanto perché dopo che la sua mozione (9%) al congresso di scioglimento dei DS di aprile non aveva convinto molti, ha dato vita in qualche ora (maggio) con il bellissimo Fabio Mussi (1948) alla Sinistra Democratica. Con logo e tutto, non si sono fatti mancare niente. Poi però la delusione: qualcosa non funziona tra i due, forse i baffi di Fabio '48 che irritano le labbra di Gavino, forse una stecca presa da uno dei due durante l'esecuzione fischiettata dell'Internazionale in un teso dopocena o forse uno screzio su chi dei due dovesse stare a sinistra nelle foto ufficiali. Comunque sia, la fine la conoscete: Gavino '46 entra nella Costituente Socialista vincendo l'ambìto premio "3-partiti-in-3-mesi". Ma più di tutti mi piace quello a destra, Villetti Roberto (1944). Osservate come è contento di essere lì, un po' notaio un po' sarto e diciamolo anche un po' portasfiga a vederlo bene. Bene è lui che oggi mi ha fatto ridere ed è lui che voglio ringraziare perché all'Ansa ha buttato lì, e lo immagino col sorrisetto di chi sa che sta dicendo qualcosa che segnerà un prima e un dopo nelle nostre vite: "Con Boselli candidato premier puntiamo al 4%". Roby grazie di esistere, noi ci vogliamo credere tutti insieme a questo bel sogno.

3 commenti:

Giorgio ha detto...

Essere amico di David è una garanzia, ma non credevo di ridere tanto per un pezzo non scritto né da Serra né dallo stesso David.
Complimenti...

Giorgio ha detto...

Scusa Max, ma da due giorni ho il collegamento flat a Internet anche a casa e ho voluto far leggere questo post anche a Isabella e mentre lei se ne frega di quello che sto leggendo e continua a guardare il Dottor House io mi sono rimesso a ridere per Villetti e il tuo post. Salutami David, ma non dirgli che se da vecchio io sarò uguale uguale a Gavino Angius, tra noi tre quello più simile a Villetti sarà proprio lui... :-)

Luisa L.G. ha detto...

Quasi quasi mi torna la voglia di seguire di nuovo la politica nostrana....... ridere allunga la vita ma è il sottile confine col pianto che mi preoccupa un pò