7 feb 2008

Veltronando


Walter Topo Gigio Veltroni, diciamocelo, ha una bella voce. A me piace proprio ascoltarlo alla radio, ha un tono convincente, rassicurante, americano. E' un po' il nostro Obama juventino. Certo Barak vanta 6 anni in meno ed è decisamente più glamour, ha mezzo sangue keniota mentre il nostro ha origini slovene e la cosa a occhio nudo si vede. Delle sue frasi celebri mi rimarrà sempre impressa quella in cui ha sostenuto di "credere di non credere", una lezione di prudenza lessicale comprensibile visto il luogo in cui fa il sindaco attualmente e considerata l'incertezza intrinseca al tema escatologico. Un dubbio sussurrato con delicatezza, un "non penso atttualmente di essere certissimissimo che dio esista". Si sa infatti che le cose possono cambiare e Dalla, il cantante non la preposizione articolata, mi pare recentemente convertitosi a santamadrechiesa, ma forse ricordo male e invece è Giannimorandi '44, o forse Dallamorandi '43+'44.
Insomma quello che volevo dire è che WV, che c'ha un acronimo pessimo che richiama le auto tedesche, la guerra e il Maggiolino mica come JFK che sta andando bene anche come aeroporto tra l'altro, mi è piaciuto con questa storia di "andare da solo alla Camera", oddio io preferisco andarci almeno in due, però in effetti se non sai chi viene con te e meglio andarci da solo. Ed è pur vero che andare da soli al Senato, di questi tempi, con la gente che lo frequenta potrebbe essere pericoloso. Magari uno come Di Pietro che faceva il poliziotto o Emma Lupa de Lupis la lupa tanto Bonino, fossi in lui, me li porterei dietro se per caso si incontrasse un Porcellum. Però questa fase politica mi incuriosisce molto, la trovo addirittura avvincente. Una mossa, questa di andare al voto da soli, tanto ovvia quanto spiazzante in un paese in cui Pippobaudo (1936), ho letto, si appresta a presentare il Festival di Sanremo (io pensavo fosse già morto e invece poi ho approfondito e ho scoperto che sta in salute e fa ancora molti programmi finanziati col canone). Non dobbiamo quindi essere cattivi con WV, ma convincerlo a portare fino in fondo l'idea (rassicurandolo sul fatto che, se proprio si sentisse solo, dentro il PD ci sono così tante anime che una coalizione avrà sempre il tempo di farsela). Non è da trascurare poi che questo elemento di apparente masochismo ha fatto drizzare i capelli a Silvio '36 (come Pippobaudo) che adesso ha quasi la frangetta e quindi si è notato subito che non se lo aspettava. E allora come all'asilo ha detto "anch'io da solo!" perché non sopporta che poi gli dicano che è un prepotente e che vince facile 15 partiti+ le televisioni+Bagnasco&Ruini+Opus Dei+CL+Pato e Kakà contro WV. Io quindi penso che tutto sommato Clemente '46 ha fatto un mossa non così malvagia a far cadere Romano '39 che secondo me ne aveva le guance piene di stare lì a tirare la coperta un po' di qua e un po' di là, Sircana voleva andare on the road again a vedere come è il traffico la sera a Roma, KinderFerrero voleva andare in piazza ma non contro se stesso, non gli pareva furbo persino a lui e anche Ritalevimontalcini (1909) disertava da troppo tempo il torneo di bridge del circolo scienziati perché tutta l'Italia contava sulle sue notti a Palazzo Madama. Insomma i giochi non sono forse ancora fatti. Quando c'è vento il cielo muta presto. Obama docet.

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