13 feb 2008

Da sempre tutti stanno dietro alla Ferrari



Vorrei fare qualche considerazione sulla vicenda di Don Anselmi e della ormai famosa scena del film Caos Calmo ("osé" l'ha chiamata il giornalista David Sassoli in un'intervista a Moretti, me l'ha riferito il mio amico omonimo, David).
Bene, non intendo soffermarmi sul fatto che la chiesa abbia il diritto bla bla di dire la propria bla bla su tutto bla bla, d'altronde dato che il francescanesimo non è più di moda qualcosa dovranno pur fare tutto il giorno ed è meglio che parlino piuttosto di dedicarsi ad attività più pericolose per i bambini.
Vorrei approfondire però due cose.
La prima è che leggiamo sempre notizie di terza mano e sarebbe invece il caso che chi si occupa di informazione professionalmente ci consentisse (anche) di andare alla fonte. Vi invito quindi a verificare in prima persona a questo link cosa effettivamente ha scritto il don. Mi piacerebbe partire da qui infatti per osservare come poi le dichiarazioni, le citazioni, le controrepliche prendano una vita autonoma e portino al gioco del telefono senza fili. Ora, avete letto? Bene.
Pare evidente che il tipo il film non l'ha neanche visto. Pensate quindi: pagine di giornali e minuti di notizie Tv per rispondere o amplificare le opinioni (peraltro in una newsletter) di uno che neanche sa di cosa parla! Tra l'altro lui voleva andarlo a vedere veramente il film perché aveva capito che c'era una scena osé tra Moretti e Ferrara, poi invece gli hanno detto che era Ferrari con la "i", quella di Sapore di Mare, la donna, e allora alla fine è stato a casa a vedere Otto e mezzo. Tra l'altro, se andate qui a questo link c'è una roba (in alto a destra "schede") divertentissima curata in pratica dalla Cei che neanche le Recinzioni di Johnny Palomba ti fanno così ridere.
La seconda che mi ha veramente, tra le altre, lasciato basito (ma coerente con un don che pare aver fatto carriera) è questa: "da un bravo regista e coraggioso idealista come Moretti e da un volto sensibile e delicato come la Ferrari mi sarei aspettato una scena romantica, soffusa, tenera… magari un momento d’amore aperto alla vita, ad un figlio"(i puntini di sospensione dopo "tenera", da leggersi come un miagolio del don forse, sono nel testo originale).
Mi pare ovvio che il ragazzo si sia fatto di incenso e forse non solo prima di scrivere. Capisco che sia suddito di un'organizzazione che considera le donne come esseri inferiori, e membro (absit iniuria) di un club di maschietti che verrà studiato dagli antropologi del XXII secolo come caso unico e irripetibile di presunta autosufficienza in svariati campi, ma pensare, e soprattutto scrivere, che da una faccia dolce ti aspetti bacini e carezze, mentre lombrosianamente, che so, dalla Bonino le peggio porcate, mi pare molto più scandaloso del resto.
Io ammiro molto chi, nei diversi ruoli, dentro questa chiesa di oggi trova ancora la forza di volere cambiare le cose da dentro. Trovo sia sempre giusto crederci soprattutto quando si è tentati di non farlo più.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Al don, peraltro, è sfuggito che la sensibile e delicata Ferrari nel film è una donna sposata, con amante miliardario, che corre appresso al suo bagnino preferito, dopo aver buttato la fede nella fogna.
Un domino di corna, insomma.

David