8 feb 2008

FDG


Il titolo di questo blog, pensierimagri, è ovviamente (come quasi tutto) una citazione. Viene da una canzone, un piccolo gioiello per quanto triste, che FDG '51 scrisse a 23 anni e che trovate se vi interessa nell'album Francesco De Gregori. Ah, si chiama Souvenir e nel 33 giri se ricordo ancora bene era l'ultima del lato 2 (detto anche B-Side). Se girate oggi il CD ovviamente non si sente niente, ma a me piaceva di più quando ribaltavo con mossa abile il vinile, facendolo ruotare tra pollici e indici dopo che il braccio era tornato morbido e rassicurante al suo posto (l'autoreverse delle cassette non mi piaceva per niente soprattutto quando andava in modalità loop ed era un eterno ritorno se non avevi voglia di alzarti a spegnere lo stereo).
A me l'album in questione piace proprio tanto. Anche a Davidone, con cui cantiamo spesso FDG per la gioia di grandi e piccini, piace tanto perché siamo molto simili nell'animo e queste 11 canzoni sono prevalentemente tristi, di un triste però positivo che ti dà la spinta per allontanartene (perché comunque ti viene un po' da dire: speriamo che non mi venga mai in mente di scrivere canzoni così altrimenti vi autorizzo ad abbattermi). Beh insomma, ieri sera sono andato a sentire proprio FDG a teatro che è meglio dei vari PalaPala in cui fa freddissimo o caldissimo e poi ci si disperde un po'. Speravo facesse Bene o Le informazioni di Vincent, oppure Giorno di pioggia invece niente, era troppo allegro per cantare cose tipo: "...E adesso puoi richiuderti nel bagno a commentare le mie poesie però stai attenta a tendermi la mano, perché il braccio non lo voglio più" o magari " ...Grazie per l'invito sì, stasera non ho voglia di vedere gli incidenti stradali lungo il fiume". Giuro sono veramente così i testi non è uno scherzo.
Erano gli anni 70, bellezza, e non ci puoi fare niente. Niente...
Tutto questo però era per scrivere una cosa che mi veniva in mente ieri sera mentre ascoltavo FDG, cioè che nei suoi testi c'è un uso smodato dei mezzi di trasporto: navi (Titanic, I muscoli del capitano, L'abbigliamento di un fuochista, Renoir...), treni (Pablo, Generale, La testa nel secchio...) poi ci sono la bici di Girardengo, l'aereo che sta al cielo come le navi al mare, persino l'autotreno carico di sale.
Io un pezzo della mia vita l'ho fatto a bordo dei mezzi che FDG ha immaginato e sono contento che la mia anima abbia fatto tutti quei viaggi.

Ps Grazie MG, grazie D per il regalo.

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