28 mar 2008

il sogno dell'opossum


Ho fatto un sogno. Un sogno fine anni 80: la trasfigurazione di Craxi nel corpo dell'opossum, di Pierferdi. Questo faceva di mestiere il portaborse di Forlani all'epoca del CAF (per i più giovani: Craxi-Andreotti-Forlani). Bene, se vi ricordate come parlava Forlani e poi pensate a uno che gli fa da portaborse potete immaginare il livello degli attuali protagonisti della campagna elettorale. Prendetelo come una sorta di esperimento: pensate più velocemente che potete a Forlani + uno che gli sta dietro con una valigetta vuota + lo stesso che presiede la Camera dei deputati sposando la figlia di Caltagirone. Una sorta di equazione onirico-epidermica, un rebus che in pochi istanti si srotola e si risolve per immagini lasciando a bocca aperta. Ma ecco il sogno che ho fatto stanotte, che poi è il suo, quello dell'opossum: lui era Craxi, l'ago della bilancia di una maggioranza. Questa è la partita che si vuole giocare nella speranza che Silvio Lanugine non sia autosufficiente al Senato, che non gli basti l'armata leghista in canottiera e rutti per governare i due rami del Parlamento. Ecco allora il nuovo Craxi brizzolato e più magro che entra fumando il sigaro a Palazzo Grazioli per chiedere molto di più di quanto avrebbe potuto se fosse rimasto nella coalizione originaria. Sente profumo di pareggio e prefigura capi cosparsi di cenere, ministeri e sottosegretariati coi ficus benjamin, un eldorado di vecchia politica da orgasmo con in più il governo siciliano dei cannoli che dipende da gente del suo giro. Ecco questo, che è il suo sogno sognato da me, è anche il mio incubo. Allora mi sveglio di soprassalto e cerco di fare un altro sogno, breve breve, in cui lui faccia la fine che ha fatto Bayrou in Francia. Invece no, non ci riesco sono troppo sconvolto. Mi sa che dovremo fare un passo indietro, o forse due, rispetto a quello inevitabile ormai che ci prepariamo a fare il 14 aprile. Io sto cercando di somatizzare tutto, giorno per giorno, un po' alla volta, quest'altro shock della mia vita da cittadino. Non voglio essere sommerso in un sol giorno al primo exit poll dalla tristezza di vedere un Paese, anzi un paese, che scelga di avere Bondi o Calderoli come ministri e la Mussolini e Ciarrapico come sottosegretari. Quindi la pratica Mitridate mi pare la migliore, per il momento.

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