9 mag 2008

Il rovello del tifoso

Questo è un periodo duro. Lo sappiamo. Io fatico a prendere sonno, mi infliggo sofferenze neurologiche a vedere Scajola al posto di Bersani o, che so, Ronchi al posto della Bonino. Se penso a Bondi ministro dei Beni Culturali comincio a piangere e mi rigiro nel letto provando a svegliarmi e invece sono già sveglio e l'unica è addormentarsi. In più c'è la Carfagna e tanti altri incredibili. Poi però penso anche che questo è un governo molto più vicino agli italiani, che interpreta meglio il paese e che quindi è un semplice e naturale esito della democrazia. Dopotuttto la Prestigiacomo credo farà meglio di Pecoraro (e vorrei vedere) e Matteoli mi dà più affidamento di Di Pietro. Penso anche che, da buon italiano, dovrei sperare che questo governo faccia bene e che duri. E' nel mio interesse, in quello dei miei amici e della mia famiglia che Berlusconi abbia successo, che il debito sia risanato, che i mezzi pubblici funzionino meglio, che la sanità sia più efficiente, che la spesa pubblica venga riqualificata, che Sacconi mi aumenti lo stipendio. Certo, mi dico, devo fare così, come dice Walter, non offendere l'avversario, dialogare, fare le riforme insieme, costruire una democrazia matura. Insomma fare la mia parte pur senza entusiasmi. Se alla fine dei 5 anni avranno fatto bene, anche io e Walter voteremo Silvio, se non sarà già al Quirinale, e se no voteremo Tremonti. Forse mi viene addirittura il sospetto che se dovessi scommettere su quale schieramento politico potrebbe approvare i Pacs, o cose simili, forse punterei sulla destra. Però poi mi scopro tifoso; e allora verso mattina, quando gli uccellini sui pochi alberi rimasti nel mio cortile fanno sentire la loro voce rasserenante, mi rendo conto che non sono ancora pronto per avere un animo anglosassone, mi viene in mente Silvio che parla di Mangano, il digitale terrestre, le leggi ad personam, Raimondo Vianello, Schifani al Senato, il labbro bavoso di Gasparri, Calderoli e Borghezio e anche Matteo Salvini che dice in tv che lui il canone Rai non lo paga perché vuole abolirlo e io vorrei abolire lui, la sua ignoranza e la sua volgarità.
Insomma mi alzo, con fatica, stiracchiando la schiena; per ora c'è ancora troppa roba che devo digerire prima di essere un bravo cittadino. Proverò con l'Alka seltzer. Ma forse serve L'idraulico liquido.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E Zaia? E la Brambilla? ... Prova con quello che vuoi però, per favore continua a scrivere.